Teatro

SPECIALE TEATRO-FESTIVAL-ITALIA: Balkan Opera, il pathos attraversa il corpo

SPECIALE TEATRO-FESTIVAL-ITALIA: Balkan Opera, il pathos attraversa il corpo

Balkan Opera - Final Act non rientra nella categoria degli spettacoli canonici cui uno spettatore è mediamente abituato ad assistere; in realtà esso viene ad essere una performance in cui l'artista in questione, Gabrijel Savic Ra, si esibisce attraverso tutta una serie di azioni estreme con lo scopo di mettere in scena la realtà spietata della guerra dei Balcani. Chi guarda si ritrova spiazzato dall’esibizione di Savic Ra. Inizialmente sembra trovarsi di fronte al sacrificio operato da una setta satanica: il protagonista, dapprima vestito con una tunica nera e con il capo coperto da un cappuccio, poi ricoperto di bende sulle mani e sul volto, utilizza come mezzo di rappresentazione la "carne". Successivamente, la sua performance si focalizza sul corpo ed iniziano tutta una serie di azioni estreme che mirano a turbare lo spettatore. Sangue, sangue ed ancora sangue per rappresentare metaforicamente la realtà bellica dei Balcani. Il lavoro, nelle originali intenzioni dell'artista, fornisce spunti materici per riflettere sulle atrocità della guerra; resta il sospetto che si tratti soltanto di un’occasione di esibizione corporale più orientata alla platealità del gesto che alla ricerca di verità profonde. Museo Madre - Napoli, 11 giugno 2009